La rivista verdiperspektiven

Verdi e il contesto operistico dell’Ottocento, seppur studiati abbondantemente negli ultimi tre decenni, sono oggetti di ricerca che lasciano tuttora aperti innumerevoli interrogativi.

Forse per nessun altro compositore di spicco perdurano così tanti giudizi generici e mezze verità: sappiamo ancora troppo poco su uno dei maggiori compositori della storia della musica europea, sulle sue tecniche di composizione, su gran parte della sua biografia – che soprattutto per i primi anni di carriera mantiene ancora fitte zone d’ombra –, sulla recezione contemporanea delle sue opere e molti altri aspetti che potrebbero essere spinti fino all’influsso della figura verdiana sulle poetiche del Novecento.

Ci sono quindi buone ragioni per inaugurare con questa rivista un forum che dia spazio alle più recenti ricerche in ambito verdiano, che accolga una discussione sulle più importanti e nuove pubblicazioni e, non in ultimo, che diventi una piattaforma internazionale di scambio tra gli studiosi che si occupano dell’opera italiana dell’Ottocento (e non solo).

Questa rivista si propone quindi di pubblicare contributi che sollevano importanti quesiti sulla figura e l’opera di Giuseppe Verdi ma anche sui contesti più ampi del teatro europeo del XIX secolo, incluso le sue radici e i suoi influssi sulla musica dei secoli successivi.

Sottoposta ad un rigoroso processo di doppio «peer-review», verdiperspektiven è una rivista a cadenza annuale che pubblica esclusivamente articoli di eccezionale qualità scientifica. Accanto a saggi di maggiore estensione vengono proposti, in una sezione dedicata, anche fonti e documenti inediti o di difficile reperimento, sempre accompagnati da un commento critico. Un’attenzione particolare è prestata alla ricca rassegna bibliografica che presenta nella sezione recensioni le pubblicazioni più recenti su Verdi o su tematiche a lui affini.